La sindrome Femoro-Rotulea si manifesta con un dolore che interessa la zona anteriore del ginocchio e comporta difficoltà nella flesso-estensione dello stesso.
Il dolore Femoro-Rotuleo si manifesta con un dolore localizzato nella zona retropatellare anteriore e/o nella zona peripatellare del ginocchio. I sintomi possono manifestarsi lentamente o insorgere improvvisamente in modo acuto e in alcuni casi possono impedire o limitare la partecipazione ad attività fisica, sportiva e lavorativa. I soggetti affetti da questo disturbo infatti avvertono dolore quando salgono le scale, quando si accovacciano o quando restano seduti per un periodo di tempo prolungato.
La Sindrome Femoro-Rotulea è caratterizzata da un elevato tasso di cronicità: questo significa che un discreto numero di pazienti manifestava forme di dolore anche a distanza di anni dall’insorgenza della sindrome e anche dopo aver effettuato una terapia conservativa.
Diverse ricerche hanno consentito di individuare alcune caratteristiche comuni nei pazienti affetti da questo disturbo. Molti studi hanno evidenziato che le persone che sviluppano questa sindrome presentano una generale diminuzione della forza della coscia e un indebolimento della forza dell’anca. Inoltre le persone con la Sindrome Femoro-Rotulea presentano una ridotta flessione del ginocchio quando camminano, quando corrono e quando scendono o salgono le scale.
Le cause
Per quanto riguarda le cause scatenanti, tecnicamente si parla di eziologia multifattoriale; questo significa che si ritiene che la Sindrome Femoro-Rotulea sia causata da una combinazione di diversi fattori.
I dati mostrano inoltre che la Sindrome Femoro-Rotulea interessa un discreto numero di sportivi e in particolar modo i saltatori, ossia atleti che nel corso degli allenamenti effettuano tanti salti.
È interessante notare che nel corso degli anni sono state condotti studi anche su fattori non fisici come ad esempio fattori psicologici.
Sindrome Femoro-Rotulea e fisioterapia
Il Dottor Andrea Galetto, si concentra in fase di valutazione, oltre che sulla patologia in sé, anche sugli effetti psicologici che la Sindrome Femoro-Rotulea ha sul paziente.
Tracciato un quadro completo della situazione si passa alla fase operativa, che generalmente prevede manipolazioni articolari e terapia manuale. Ovviamente il trattamento varia in base alle condizioni del paziente e alle cause scatenanti del problema. Nella prima fase del trattamento lo scopo è quello di lenire il dolore. Durante il percorso di riabilitazione si lavora anche per allungare e rinforzare i muscoli, questo anche per prevenire una ricaduta. Si lavora principalmente sui muscoli che compongono il quadricipite femorale, questo per rafforzare la struttura muscolare che protegge la rotula. È inoltre possibile, in base al singolo caso, che si proceda anche con esercizi per l’anca.
Il trattamento fisioterapico, quindi, agisce sul dolore e poi restituisce al paziente la piena mobilità del ginocchio. Come abbiamo visto, si tratta anche di un trattamento preventivo in quanto, lavorando sui muscoli, si riducono le probabilità di una ricaduta.
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Fonti: Patellofemoral pain – clinical practice guidelinelinked to the international classification of function disability and healthfrom the academy of orthopedic physical therapy of the American physical therapy association.