Il tumore della mammella continua ad essere la neoplasia più frequente in Italia e prevenzione è importantissima: le 10 raccomandazioni del WCRF per la prevenzione del cancro.
Ottobre è il mese della prevenzione del tumore al seno, per questo il tema dell’articolo nutrizionale di questo mese non poteva che riguardare questo tumore, ma non solo. Secondo i dati riportati nel report I numeri del cancro in Italia 2020, il tumore della mammella continua ad essere la neoplasia più frequente in Italia e rappresenta il 30,3 % di tutti i tumori che colpiscono le donne. Il numero di nuovi casi (incidenza) è in leggera crescita soprattutto nelle donne più giovani, ma la mortalità è in diminuzione.
Chi è a rischio
Il tumore, anche quello al seno, è una malattia “multifattoriale”, cioè causata da diversi fattori e non da uno singolo. In particolare, si distinguono fattori di rischio modificabili, su cui possiamo agire in modo da ridurre il rischio di sviluppare un tumore, e fattori di rischio non modificabili.
Tra i fattori non modificabili che influenzano il rischio di sviluppare tumore al seno ci sono:
- L’età. Il rischio di ammalarsi aumenta con l’invecchiamento, infatti la maggior parte dei casi di tumore al seno interessa donne con più di 50 anni.
- Storia familiare o personale di tumore mammario.
- Ormoni. Hanno un ruolo primario nel determinare il rischio di ammalarsi di tumore al seno e rappresentano fattori di rischio, almeno in parte, modificabili (es. terapia ormonale anticoncezionale come la pillola, terapia ormonale per combattere i sintomi della menopausa, ecc.).
Tra i fattori modificabili ci sono:
- Sedentarietà.
- Fumo.
- Consumo di alcol.
- Sovrappeso e obesità derivanti spesso da una dieta ricca di cibi processati (ricchi di grassi, zuccheri, sale, coloranti e conservanti) e povera di alimenti vegetali come frutta, verdura e legumi.
Prevenzione
È possibile ridurre il proprio rischio di ammalarsi non solo assumendo comportamenti salutari, ma anche aderendo ai programmi nazionali di screening, in particolare l’esecuzione gratuita della mammografia ogni 2 anni per tutte le donne di età compresa tra 50 e 69 anni di età, che permette di effettuare una diagnosi precoce ed intervenire tempestivamente. Inoltre, è buona abitudine fare una visita del seno presso un medico esperto almeno 1 volta l’anno, indipendentemente dall’età. L’autopalpazione permette invece alla donna di individuare precocemente eventuali trasformazioni del proprio seno, ma non può sostituire la mammografia o una visita senologica.
Quali comportamenti sono salutari?
Raccomandazioni del WCRF per la prevenzione del cancro
Il WCRF (World Cancer Research Fund International – Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro) ha elaborato nel 2018, sulla base delle evidenze scientifiche attualmente disponibili, 10 raccomandazioni per la prevenzione del cancro.
1 – MANTENERE UN PESO SANO durante tutto l’arco della vita.
Peso sano significa mantenersi normopeso. Si può facilmente valutare il peso corporeo calcolando l’Indice di Massa Corporea (IMC), un rapporto che tiene in considerazione il peso in kg e la statura in metri al quadrato. È tuttavia importante ricordare che l’IMC ha un limite importante: non dà informazioni circa la composizione corporea (liquidi, muscolo, tessuto adiposo ovvero grasso) di un individuo perché tiene conto solamente del peso corporeo. Un altro indice valido è rappresentato dalla circonferenza vita, che permette di valutare la distribuzione del tessuto adiposo in sede viscerale (tra gli organi interni).
2 – ESSERE FISICAMENTE ATTIVI
Essere fisicamente attivi come parte integrante della propria quotidianità. L’indicazione è di essere ALMENO MODERATAMENTE ATTIVI e seguire o superare le linee guida nazionali, oltre a limitare le abitudini sedentarie. L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) raccomanda, per gli adulti, di essere quotidianamente attivi e di effettuare almeno 150 minuti di moderata attività fisica o almeno 75 minuti di attività fisica vigorosa alla settimana.
3 – CONSUMA UNA DIETA RICCA DI CEREALI INTEGRALI, VERDURE, FRUTTA E LEGUMI
Rendi cereali integrali, verdure e ortaggi, frutta e legumi (come fagioli, lenticchie, ceci, fave, cicerchie, lupini, piselli, soia) i COMPONENTI PRINCIPALI DELLA TUA ALIMENTAZIONE. La nostra alimentazione dovrebbe fornire ALMENO 30 g DI FIBRE da fonti alimentari. Dovremmo consumare una dieta ricca di tutti i cibi vegetali includendo OGNI GIORNO ALMENO 5 PORZIONI DI ORTAGGI NON AMIDACEI E FRUTTA (ALMENO 400 g IN TOTALE).
4 – LIMITARE IL CONSUMO DI FAST FOODS E ALTRI CIBI PROCESSATI AD ELEVATO CONTENUTO DI GRASSI, AMIDI E ZUCCHERI
Limitarli aiuta a controllare l’apporto calorico e a mantenere un peso sano. In particolare, limita il consumo di CIBI PRECONFEZIONATI, SNACKS, PRODOTTI DA FORNO PRODOTTI CON FARINE RAFFINATE (pane, pasta e pizza “bianchi”), DOLCI e CARAMELLE. I cibi processati con un contenuto elevato di grassi, amidi e zuccheri incarnano un insieme di caratteristiche (elevata palatabilità – sapore e caratteristiche sensoriali piacevoli come la consistenza, il profumo, il rumore al morso -, economicamente convenienti, facile conservazione) che ne incoraggiano il consumo aumentando inevitabilmente l’apporto calorico, senza però dare sostanze protettive al nostro corpo (es. fibre).
5 – LIMITARE IL CONSUMO DI CARNE ROSSA E CARNE PROCESSATA
Consuma quantità non più che moderate di carni rosse (es. manzo, agnello, maiale) e CONSUMA UNA PICCOLA QUANTITÀ, O NULLA, DI CARNI PROCESSATE (salumi affettati come prosciutto cotto e crudo, speck, bresaola, ecc. e salumi insaccati come salsicce, salami, mortadella, wurstel). Se consumi CARNE ROSSA, limitane il consumo a NON PIÙ DI 3 PORZIONI ALLA SETTIMANA (350-500 g a cotto).
6 – LIMITARE IL CONSUMO DI BEVANDE ZUCCHERATE
Bevi principalmente ACQUA e BEVANDE NON ZUCCHERATE (tè o caffè o acque aromatizzate fatte in casa senza zuccheri aggiunti) per mantenere un’adeguata idratazione. La raccomandazione è quella di NON CONSUMARE BEVANDE ZUCCHERATE, ovvero con aggiunta di zuccheri es. saccarosio, sciroppo di fruttosio da mais, miele, succhi di frutta concentrata. Alcuni esempi di queste bevande: soda, sport drinks, energy drinks, acque zuccherate, bevande a base di caffè o tè zuccherate o con sciroppi, cola, aranciata.
7 – LIMITARE IL CONSUMO DI ALCOOL
Per la prevenzione oncologica (del cancro), è meglio NON CONSUMARE BEVANDE ALCOLICHE.
8 – NON UTILIZZARE INTEGRATORI PER LA PREVENZIONE DEL CANCRO
Elevate dosi di integratori alimentari non sono raccomandate per la prevenzione oncologica, l’obiettivo è di RAGGIUNGERE I PROPRI FABBISOGNI NUTRIZIONALI SOLAMENTE CON L’ALIMENTAZIONE. Sono consigliabili in caso di deficit (es. vitamina B12 per la popolazione vegetariana e vegana, Vitamina D nei mesi invernali, acido folico nelle donne in gravidanza, ecc.), ma sempre e solo rivolgendosi ad un professionista della nutrizione.
9 – PER LE MADRI, ALLATTATE SE POTETE
L’allattamento è ottimo per la salute della mamma e del bimbo. Infatti, PROTEGGE LA MAMMA VERSO IN CANCRO AL SENO e protegge i bimbi verso il sovrappeso e l’obesità. L’indicazione dell’OMS è di ALLATTARE IN MODO ESCLUSIVO FINO AI 6 MESI e poi fino ai 2 anni o oltre proseguire introducendo gli alimenti complementari.
10 – DOPO LA DIAGNOSI DI CANCRO: SEGUI LE RACCOMANDAZIONI, SE PUOI
Verifica insieme al tuo professionista sanitario cos’è meglio per te. Tutti coloro che sono sopravvissuti al cancro dovrebbero ricevere una cura nutrizionale e una guida riguardo all’attività fisica da parte di professionisti esperti. Se non ci sono controindicazioni, se possono, i “cancer survivors” ricevono consiglio di seguire queste raccomandazioni il più possibile dopo lo stadio acuto di trattamento.
Fonti:
Cancer Prevention Recommendations – WCRF, 2018
Smartfood.ieo.it
www.wcrf.org
www.aicr.it